
Come combattere l’ansia in 10 piccoli passi
Combattere l’ansia in 10 piccoli passi Ci sono 10 piccoli passi che ci permettono di combattere l’ansia, imparando come tenerla a bada, fino a liberarci
Trovare emoglobina nelle urine é un risultato piuttosto frequente e non deve spaventare.
Quanto e’ frequente?
In alcuni studi fino al 40% di chi si sottopone all’esame delle urine, senza distinzione di etá, puó trovare emoglobina nelle urine ma in molti di questi casi si risolve spontaneamente e non si ripete piú ad analisi successive.
Se hai appena ritirato il referto delle analisi in laboratorio e mostrano un risultato positivo per emoglobina nelle urine, che fare ora? Quando preoccuparsi?
Nella maggior parte dei pazienti giovanissimi l’emoglobina presente nelle urine non é indicativa di alcuna malattia e scompare cosí come é venuta.
Anche sopra i 35/40 anni, l’emoglobina presente nelle urine non si associa in genere ad alcuna malattia grave.
A partire da quest’etá esiste tuttavia un rischio di malattie piú serie che vanno sempre tenute in considerazione, anche quando la emoglobina presente nelle urine é temporanea o presente solo in tracce.
Per questo non va mai trascurata e bisogna subito parlarne con un medico.
Cosa significa trovare emoglobina nelle urine?
L’emoglobina é una proteina del sangue, normalmente contenuta all’interno dei globuli rossi intatti (gli “eritrociti”) e non dovrebbe trovarsi nelle urine.
Quando eritrociti ed emoglobina si trovano nelle urine, si parla di ematuria, cioé sangue nelle urine.
Sebbene si consideri valore “normale” la presenza di meno di 3 globuli rossi osservati al microscopio ad alto ingrandimento, non esiste un limite inferiore “sicuro” al di sotto del quale si possa escludere una malattia di reni e vie urinarie.
Per questo é importante consultare sempre il medico in caso di risultato positivo di questo esame.
In genere si sospetta la presenza di sangue nelle urine quando queste hanno un colore tra il rosso e il marrone.
Il sangue nelle urine puó essere visibile ad occhio nudo (quella che i dottori chiamano “ematuria macroscopica”) e le urine sono di un colore variabile tra il rosso e il marrone scuro.
Bisogna sapere che ci sono diverse condizioni (alimenti e farmaci) che possono determinare un colore rossastro delle urine, pur in assenza di sangue.
Anche quando si tratta realmente di sangue, il tono di rosso non é indicativo della quantitá di sangue o della gravitá. Basta pochissimo sangue per dare una tinta differente alle urine.
Viceversa puó esserci sangue nelle urine anche senza che questo sia visibile ad occhio nudo.
Si parla in questo caso di “ematuria microscopica” e puó essere rivelata solo con l’esame chimico-fisico delle urine, fatto in un laboratorio.
La presenza di sangue nelle urine (“ematuria”) é collegata a disturbi renali o del tratto genitourinario in cui il sanguinamento e’ la conseguenza di un trauma o comunque un danno agli organi che li compongono.
Le cause piú comuni di ematuria sono:
Quando si trova emoglobina libera nelle urine, senza globuli rossi nel sedimento, si parla di emoglobinuria. L’emoglobinuria é spesso associata a urine di color rosso, tuttavia talvolta puó dar vita a un colore piú scuro, definito “Coca Cola”.
La presenza di emoglobina libera nelle urine puó dipendere da diverse cause:
L’emoglobina libera nelle urine dipende dalla rottura dei globuli rossi (chiamata anche emolisi) come accade ad esempio nella malaria o nelle trasfusioni con sangue incompatibile.
Quando il risultato delle analisi delle urine mostra la presenza di emoglobina in assenza di eritrociti nel sedimento il medico dovrá capirne la causa.
Quando invece sono presenti anche eritrociti si parla, come giá detto, di ematuria (ovvero sangue nelle urine) che e’ collegato a un danno a livello renale o delle vie urinarie.
Talvolta il risultato “emoglobina libera nelle urine” a volte ha in realtá una causa diversa, meno frequente ma possibile.
Un’altra emoproteina chiamata mioglobina reagisce in modo simile all’emoglobina e puó dare un falso risultato positivo al test dell’emoglobina.
L’esame chimico-fisico delle urine infatti non distingue bene l’emoglobina dalla mioglobina.
La mioglobina é normalmente contenuta nelle cellule muscolari e viene rilasciata quando queste sono danneggiate.
La mioglobina rilasciata dalle cellule muscolari danneggiate puó essere facilmente eliminata con le urine e queste diventano di un colore scuro (si parla di color “Coca Cola”).
Visto che il semplice esame chimico-fisico delle urine fatto in laboratorio non é in grado di distinguere tra mioglobina ed emoglobina, per confermare che si tratti di mioglobina occorre dosare gli enzimi muscolari.
Infatti se c’é stato un danno ai muscoli gli enzimi contenuti al loro interno vengono rilasciati dalle cellule muscolari e risultano elevati nel sangue per diversi giorni dopo l’evento che ha causato il danno.
La mioglobinuria viene comunque sospettata quando oltre alle urine scure si lamentano dolori muscolari e debolezza.
Ci sono poi una serie di casi in cui l’emoglobina libera nelle urine puó essere l’effetto di un falso risultato positivo dovuto alla presenza di “contaminanti”.
La presenza di sperma ad esempio, che puo’ essere presente nelle urine dopo eiaculazione, puo’ dare reazioni falsamente positive al test per l’emoglobina nelle urine.
Oppure anche quando il lavaggio della zona genitale é stato fatto con alcuni tipi di detergenti. Anche l’assunzione di grandi quantitá di vitamina C prima dell’esame puó dare un risultato falsamente negativo.
L'ingestione di grandi quantitá di vitamina C prima dell'esame delle urine puó falsamente positivizzare il test per emoglobina nelle urine
Quando nelle urine oltre a sangue sono presenti globuli bianchi e/o batteri, e si lamentano difficoltá nella minzione, bruciore e aumentata frequenza, la causa e’ spesso un’ infezione.
Le infezioni delle vie urinarie sono molto comuni, in particolare nelle donne, a causa della ridotta distanza delle vie urinarie dall’ano (per aumentata facilitá alla contaminazione batterica).
Per “cistite” si intende una infezione limitata a vescica o all’ultimo tratto delle vie urinarie. La cistite in genere si verifica quando dei microrganismi risalgono le vie urinarie causando un infezione.
Quando questa infezione arriva a coinvolgere un rene si parla di “pielonefrite” ed i sintomi diventano piú importanti. Febbre, brividi, malessere generale, dolore ad un fianco e/o alla schiena sono comuni e richiedono un intervento immediato del medico.
Tutti i pazienti con una sospetta infezione delle vie urinarie dovrebbero eseguire una urinocoltura prima di iniziare la terapia antibiotica.
L’urinocoltura permette di individuare il microrganismo responsabile dell’infezione e di conoscere quali antibiotici sono efficaci nel neutralizzarlo.
Fare un’urinocoltura dopo l’assunzione anche di una sola dose di antibiotico puó portare a risultati non corretti.
Il medico puó anche decidere di far fare al paziente anche delle analisi del sangue.
Presenza di emoglobina nelle urine e ves alta alle analisi del sangue (un indice infiammatorio) sono spesso indice di infezione delle vie urinarie.
E’importante ricordare che quando c’e’ sangue nelle urine, anche se la causa era probabilmente legata ad un’infezione, l’esame delle urine va ripetuto a distanza per rivalutare la presenza di sangue.
La presenza di sangue nelle urine poteva essere presente prima dell’infezione, per ragioni diverse.
Si puó ripetere l’esame dopo alcune settimane dal completamento della terapia antibiotica.
Vedere del sangue nelle urine di un bambino é certamente fonte di grande spavento.
Per fortuna il riscontro di eritrociti ed emoglobina nelle urine dei bambini e’ un reperto comune e non deve preoccupare, specialmente se non é accompagnato da alcun sintomo.
Le cause della presenza di globuli rossi ed emoglobina nelle urine in un bambino possono essere molte:
A volte, quando ci sono eritrociti e tracce di emoglobina nelle urine dei bambini che persistono nel tempo, potrebbe trattarsi di “ematuria familiare”.
Questa condizione, presente nel 5-9% della popolazione generale, colpisce spesso piú membri della famiglia, quindi il medico potrebbe suggerire di estendere gli approfondimenti ad altre persone nella famiglia facciano esami delle urine.
Nella maggior parte delle famiglie, l’ematuria familiare non causa altri sintomi e viene considerata una condizione benigna.
A volte le urine possono essere rosse anche quando non contengono sangue. Puó succedere quando il bambino ha mangiato rape rosse o cibi con coloranti o quando si assumono alcune medicine.
In tutti i casi di ematuria nel bambino é comunque sempre necessario rivolgersi ad un medico o al pediatra.
In assenza di sintomi il medico potrebbe chiedere di ripetere le analisi a distanza di qualche tempo.
Il medico poi, potrebbe anche prescrivere alcuni esami di approfondimento come analisi del sangue per valutare il funzionamento dei reni o la presenza di indice di infiammazione elevati, oppure l’ecografia dei reni che permette di vedere la forma dei reni e se possono esserci calcoli o altri problemi.
Un’infezione del tratto urinario è solitamente causata da batteri.
Normalmente, i batteri non si trovano nel tratto urinario, ma se risalgono l’uretra e entrano nella vescica o nei reni, possono causare una infezione chiamata uretrite (a carico dell’uretra), una cistite (a carico della vescica) o una pielonefrite (a carico del rene).
I bambini possono avere maggiori possibilità di contrarre una infezione delle vie urinarie se:
● Hanno malformazioni congenite dell’apparato urinario
● La loro vescica non funziona normalmente.
● Nei maschi non circoncisi (rimuovere la pelle che copre la punta del pene riduce il rischio di infezioni delle vie urinarie)
I sintomi lamentati da un bambino con infezione delle vie urinarie dipendono dall’età e dalla capacità di parlare del bambino.
I bambini di età inferiore a 2 anni e i bambini che non possono parlare possono avere uno o più dei seguenti:
● Febbre. Che in molti casi é l’unico sintomo.
● Agitazione
● Scarso appetito
I bambini di età pari o superiore a 2 anni che possono parlare possono avere:
● Dolore o sensazione di bruciore durante la minzione
● Necessità di urinare più spesso del solito
●Dolore alla parte inferiore dell’addome o ai lati della schiena
● Febbre
Emoglobina nelle urine e mestruazioni sono molto spesso dovute alla contaminazione di sangue proveniente dai genitali con le urine raccolte per l’esame chimico-fisico.
La presenza di globuli rossi ed emoglobina nelle urine durante le mestruazioni é quindi probabilmente dovuta proprio al ciclo mestruale ed alla difficoltá di raccogliere un campione che non sia contaminato dal sangue.
Si puó facilmente ripetere l’esame non appena il ciclo sará terminato.
Nei casi in cui l’esame delle urine non sia rimandabile il dottore consiglierá di utilizzare un tampone assorbente e di raccogliere le urine solo dopo aver accuratamente lavato la zona genitale con un sapone adeguato.
In altri casi la presenza di globuli rossi ed emoglobina nelle urine durante il ciclo, che periodicamente compare o che aumenta durante le mestruazioni o subito dopo suggerisce una possibile endometriosi del tratto urinario.
L’ ‘endometrio’ è il rivestimento interno dell’utero. Nelle persone con endometriosi, le cellule di questo rivestimento si trovano crescono anche al di fuori dell’utero. Non si sa esattamente come o perché ciò avvenga. Ma quando le cellule dell’endometriosi crescono, provocano infiammazione. Questa può portare a sintomi (non sempre presenti) come dolore nella parte bassa della pancia e difficoltá ad avere una gravidanza.
In questi casi il ginecologo deve essere consultato prontamente per trovare il giusto trattamento.
Le cause di emoglobina nelle urine in gravidanza possono essere molte.
Una causa frequente sono le infezioni delle vie urinarie.
Le donne incinte sono a maggior rischio di cistiti ricorrenti e anche di infezioni piú serie a carico del rene (queste ultime in particolare nel secondo e terzo trimestre), rispetto alla popolazione generale.
Le infezioni, in particolare se gravi, possono avere un impatto sulla gravidanza, per questo diverse linee guida internazionali consigliano di eseguire una urinocoltura ad inizio gravidanza, in tutte le donne.
In genere si fa tra la dodicesima e la sedicesima settimana. In alcune donne a piú alto rischio (es. diabetiche) puo’ essere ripetuta nel corso della gravidanza.
Le infezioni urinarie, in particolare le cistiti sono spesso la causa di bruciore alla minzione, aumento della frequenza e urgenza. Quando sono accompagnate da dolore al fianco, febbre o dolore alla schiena possono essere la spia di un’infezione piú grave che coinvolge il rene (pielonefrite).
In tutti i casi il ginecologo/ostetrico deve essere consultato prontamente per poter eseguire gli accertamenti necessari e impostare, se appropriato, una terapia antibiotica sicura per la mamma e il nascituro.
Bisogna sempre ricordare che nelle donne in gravidanza vanno evitati esami radiografici e quindi si puó ricorrere ad ecografia e risonanza magnetica.
Per confermare una cistite é sufficiente una urinocoltura che individua la presenza di leucociti, eritrociti ed emoglobina nelle urine e spesso anche batteri.
Un altro problema possibile é l’urolitiasi, cioe’ la presenza di calcoli urinari in gravidanza.
I calcoli in gravidanza, sono abbastanza rari e si presentano in genere nel secondo o terzo trimestre con dolore acuto al fianco che si irradia all’inguine, oppure con dolore al basso ventre e sangue nelle urine.
E’ noto che nella gravidanza c’e’ un aumento della eliminazione di calcio e un incremento dell’alcalinitá delle urine (il pH urinario aumenta).
Questi sono fattori di rischio per calcoli di fosfato di calcio che sono infatti i piú comuni in gravidanza. Anche la ridotta capacitá della vescica e l’aumento di progesterone favoriscono il ristagno di urina e quindi la formazione di calcoli.
La maggior parte dei calcoli in gravidanza vengono eliminati spontaneamente ma in casi piú severi puó essere necessaria una procedura chirurgica che aiuta il passaggio del calcolo o che lo rimuove direttamente.
La presenza di globuli rossi ed emoglobina nelle urine nell’uomo é piú raramente associata a infezioni delle vie urinarie, rispetto alla donna.
Nell’uomo é piú comune una ematuria che dipenda da ostruzione causata dalla prostata, che dopo i 40 anni inizia spesso ad aumentare di dimensioni.
L’aumento di dimensioni della prostata viene chiamato “iperplasia prostatica benigna” (o anche IPB).
La crescita della prostata si associa ad aumento dei vasi sanguigni, che sono spesso piú fragili del normale e possono sanguinare. Di qui la presenza di globuli rossi ed emoglobina nelle urine nell’uomo che soffre di IPB.
Si pensa alla IPB come causa di sanguinamento nelle urine degli uomini, quando sono presenti sintomi di ostruzione urinaria come la difficoltá ad iniziare la minzione o la perdita di alcune gocce di urina alla fine.
Il fatto che ci sia IPB tuttavia non e’ un buon motivo per escludere a priori cause piu’ serie come cancro prostatico o della vescica che vanno sempre indagati dai 40 anni in poi.
Una causa di sangue nelle urine negli uomini fisicamente attivi puo’ essere proprio l’esercizio fisico strenuo o un trauma. Quando ci sono globuli rossi ed emoglobina nelle urine in un uomo dopo esercizio fisico importante, bisogna ripetere le analisi.
É utile attendere 3-4 settimane, in assenza di esercizio, prima di ripetere l’esame.
I pazienti che hanno avuto un trauma devono comunque ripetere l’esame delle urine dopo 6 settimane.
Bisogna ricordare che nell’uomo la presenza di sperma nel campione di urine puó causare un falso risultato positivo per sangue. Questo puó accadere se la raccolta delle urine viene fatta a poca distanza dall’eiaculazione.
Come detto la presenza di emoglobina nelle urine é molto spesso un fatto episodico che non si ripete e non deve destare alcuna preoccupazione.
Mai peró trascurare il risultato che va sempre riportato e discusso con un medico.
Ricordiamo alcuni casi in cui la presenza di sangue nelle urine va indagata senza ritardi:
Questo articolo é stato scritto, curato e aggiornato dal team editoriale di Tivisito, come parte dei nostri sforzi nel condividere contenuti aggiornati e rilevanti su temi relativi alla salute e al benessere delle persone.
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